Grosotto

Grosotto. Emozioni in musica nel concerto per l’Ancona di Ramus

Ad assistere nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie un pubblico numerosissimo.

Oltre a un evento musicale, un tributo al patrimonio artistico e spirituale del Santuario.

Redazione VN – 16 Dicembre 2024 08:52

Grosotto, Alta Valtellina, Cultura

Concerto ancona Ramus Grosotto

GROSOTTO – Venerdì sera il Santuario della Beata Vergine delle Grazie ha accolto un pubblico numerosissimo per il tanto atteso concerto in onore del restauro dell’ancona di Pietro Ramus. Il maestro Lorenzo Passerini non ha potuto partecipare, ma ha inviato un messaggio di saluto e vicinanza, letto all’inizio della serata dal sindaco di Grosotto, Antonio Sala della Cuna.

A dare il via al concerto è stato poi Vincenzo Osmetti, in rappresentanza della Fabbriceria della Beata Vergine delle Grazie, che ha introdotto il programma con un momento di profonda emozione: Marco Cadario, all’organo Serassi 1875, ha eseguito l’Inno “Madonna delle Grazie”, composto dal compianto don Pierino Robustelli, parroco e rettore molto amato e recentemente scomparso.

Sotto la direzione del bravissimo maestro Ernesto Colombo, l’Orchestra Antonio Vivaldi ha regalato un programma di altissimo livello, che ha alternato magistralmente le musiche di Georg Friedrich HändelAntonio VivaldiPadre Davide da Bergamo e Johann Sebastian Bach.

Un momento di rara bellezza è stato regalato dal soprano Antonella Romanazzi, che ha incantato il pubblico con due toccanti arie di Antonio Vivaldi, interpretate con eleganza e profondità. La sua voce, cristallina e potente, si è elevata verso la volta del Santuario, amplificando l’atmosfera di raccoglimento e commozione.

Il maestro Marco Cadario, oltre a suonare l’organo, ha emozionato i presenti anche al clavicembalo, con un’interpretazione memorabile dei Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach. Ad accompagnarlo in questa straordinaria esecuzione sono stati i fiati e gli archi dei giovani musicisti dell’Orchestra Antonio Vivaldi, che hanno contribuito a creare un’esperienza musicale di rara intensità e precisione tecnica.

L’Orchestra Antonio Vivaldi ha concesso un bis che ha reso ancora più speciale questa serata già indimenticabile: l’esecuzione di Adeste Fideles ha emozionato profondamente il pubblico, concludendo l’evento in maniera perfetta. Meglio di così non si poteva chiedere, in questa notte di Santa Lucia 2024, resa magica dalla fusione tra musica, arte e spiritualità.

Il concerto è stato anche un omaggio all’ancona di Pietro Ramus, restaurata di recente, il cui splendore ha incorniciato la serata. Tra le sue figure intagliate, spicca quella di Santa Cecilia, patrona della musica, raffigurata nell’atto di suonare l’organo. Questo dettaglio, presente nell’opera lignea, è diventato un simbolo perfetto della fusione tra arte e musica che il concerto ha voluto celebrare.

L’organo Serassi 1875, strumento storico e ricco di fascino, ha avuto un ruolo da protagonista, accompagnando con dolcezza e intensità i brani del repertorio, sottolineando la sacralità del luogo e la qualità straordinaria dell’esecuzione.

Il concerto non è stato solo un evento musicale di alto livello, ma anche un tributo al patrimonio artistico e spirituale del Santuario e alla dedizione della comunità di Grosotto. Gli applausi calorosi e prolungati del pubblico hanno testimoniato la gratitudine verso tutti i protagonisti che hanno reso possibile questa serata indimenticabile.

Le celebrazioni proseguiranno il 28 dicembre con il Concerto di fine anno “Barocco 2024”, che vedrà protagonisti Mattia Calderazzo all’organo Serassi 1875 e Giulia Vicenzotti al violino, per chiudere questo mese di eventi all’insegna di musica, arte e spiritualità.