GROSOTTO – Il Santuario dellaBeata Vergine delle Grazie di Grosotto si è trasformato in un palcoscenico d’eccezione per il concerto “Musiche da Film” dell’Orchestra Sinfonica Inclusiva Le Risonanze di Salò, diretta da Annarita Agazzi. Un evento in cui arte, fede e inclusione si sono intrecciate in una sinfonia di emozioni, regalando al pubblico un’esperienza di ascolto profonda e coinvolgente.
Organizzato dagli Amici della Croce di Campiano, in collaborazione con la Fabbriceria del Santuario, il concerto ha avuto come scenario la monumentale ancona lignea di Pietro Ramus, recentemente restaurata. Il capolavoro barocco, raffigurante l’Incoronazione di Maria, ha accompagnato visivamente le melodie in un dialogo armonico tra luce, oro, legno e suono, trasformando la serata in un autentico incontro tra arte e spiritualità.
Il programma musicale è stato un viaggio attraverso le più celebri musiche da film, con le inconfondibili composizioni di Ennio Morricone tratte da C’era una volta il West e C’era una volta in America. Accanto a queste, non sono mancati capolavori intramontabili come Moon River, Somewhere Over the Rainbow, la Forrest Gump Suite e altre pagine che hanno scritto la storia del cinema.
In ciascun brano, le melodie hanno evocato immagini, emozioni e ricordi, trovando nel Santuario una nuova dimensione spirituale: quella di una musica che unisce il sacro e il popolare, la memoria e la speranza.
L’Orchestra Le Risonanze rappresenta un unicum nel panorama musicale italiano: è formata da musicisti professionisti e musicisti con disabilità, uniti grazie al Metodo Esagramma, modello di musicoterapia orchestrale che consente a ciascuno di partecipare attivamente, a prescindere dal proprio livello di abilità.
Durante il concerto è risuonata una frase che ne sintetizza il valore più profondo: “Un colpo di triangolo vale quanto l’arpeggio di un pianoforte”.
Un principio che racchiude l’essenza dell’inclusione: in un’orchestra, ogni gesto musicale ha lo stesso valore, perché ciò che conta è la partecipazione condivisa e la bellezza del fare musica insieme.
Il concerto, a ingresso libero, ha raccolto offerte devolute al premio di studio “Il Fiore di Roby”, istituito in memoria di Roberta Osmetti e destinato a sostenere la formazione artistica di persone con disabilità.
Un gesto di solidarietà che ha chiuso un pomeriggio in cui la musica si è fatta preghiera, incontro e testimonianza, dimostrando come l’arte – quando è condivisa – possa davvero unire le differenze in un’unica, meravigliosa armonia.