Grosotto

Grosotto. Riportata allo splendore l’ancona di Pietro Ramus

Dopo mesi di restauro completato il progetto guidato da Luciano Gritti.

In Comunità Pastorale un mese di celebrazioni a dicembre per l'opera rinnovata.

Redazione VN – 27 Novembre 2024 08:01

Grosotto, Alta Valtellina, Cultura

Ancona monumentale Grosotto

GROSOTTO – Dicembre 2024 sarà un mese memorabile per Grosotto e per la neonata Comunità Pastorale di Grosio-Grosotto-Ravoledo e Tiolo: i restauri dell’imponente ancona monumentale di Pietro Ramus, custodita nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie, sono giunti a compimento. Quest’opera, simbolo di maestria artistica e di profonda devozione mariana, è stata riportata al suo antico splendore grazie a un attento intervento conservativo.

Il progetto di restauro, guidato dal restauratore Luciano Gritti, ha richiesto mesi di lavoro meticoloso, durante i quali si è puntato a preservare la straordinaria bellezza dell’opera senza comprometterne l’integrità storica. L’ancona, realizzata da Pietro Ramus nel 1680-82, è una testimonianza unica della tradizione artistica e della spiritualità che ha attraversato i secoli.

Il restauro è stato interamente finanziato dal Ministero della Cultura (MiC), tramite la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Questo contributo fondamentale permetterà alla comunità di Grosotto ma anche a tutta la Valtellina e Valchiavenna di riscoprire un capolavoro dall’inestimabile valore artistico e spirituale, dedicato a Maria.

Sin dalla sua nascita, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie è il fulcro della devozione mariana per Grosotto e il territorio circostante. L’imponente ancona lignea è un tributo d’amore verso Maria, madre di Cristo, alla quale il popolo grosottino si è affidato nei momenti di speranza e difficoltà. Il restauro diventa così un atto di rinnovamento non solo artistico, ma anche spirituale, un richiamo alla forza della fede che attraversa i secoli.

Un Mese di Celebrazioni

  • 6 dicembre: serata di spiritualità e cultura condotta da don Andrea Straffi, Responsabile Arte Sacra della Diocesi di Como, e don Ilario Gaggini, con il Coro Parrocchiale di Grosotto e l’organista Giuseppe Giacomelli.
  • 7 dicembre: presentazione del progetto da parte degli studenti delle scuole medie e dialogo sul restauro con Luciano Gritti.
  • 8 dicembreMessa Solenne dell’Immacolata Concezione, presieduta da don Ilario Gaggini, in onore di Maria.
  • 13 dicembre: concerto dell’Orchestra Antonio Vivaldi, diretto da Lorenzo Passerini, evento reso possibile dal Comune di Grosotto e dalla Comunità Montana di Tirano.
  • 28 dicembre: concerto di fine anno “Barocco 2024”, con Mattia Calderazzo all’organo Serassi 1875 e Giulia Vicenzotti al violino.

La conclusione di questo restauro non è solo una celebrazione dell’arte, ma anche un simbolo di rinascita per il territorio. Il progetto è stato reso possibile dalla dedizione della Fabbriceria della Beata Vergine delle Grazie e della Parrocchia di Grosotto, guidata fino a poco tempo fa da don Andrea Cusini, trasferitosi a Dubino nella Comunità Pastorale dei Cech, che ha passato il testimone a don Ilario Gaggini. Il loro impegno, insieme alla collaborazione di tutte le realtà coinvolte, ha permesso di restituire nuova vita a un’opera di inestimabile valore.

“Tra le Cose Più Rare al Mondo”
Fin dalla sua creazione nel 1682, l’ancona di Pietro Ramus è stata celebrata per la sua straordinaria bellezza. Così scrisse l’abate irlandese De Burgo nel suo trattato “Hydraulica, o sia Trattato dell’acque minerali del Massino, S. Mauritio, Fauera, Scultz, e Bormio, con la guerra della Valtellina del 1618. Sin’al 1638., & altre curiosità”, dopo aver visitato il Santuario nel 1689:
“è tra le cose più rare al Mondo”.
“Questo restauro, probabilmente, confermerà la recensione del tempo” – sostiene la Fabbriceria, ricordando il valore inestimabile di quest’opera -. Con il suo splendore ritrovato, l’ancona torna ad essere un capolavoro che parla al cuore di chi la osserva, un invito a riscoprire il fascino eterno della devozione a Maria e della bellezza senza tempo”.