L’iniziativa è stata promossa e organizzata dalla Fabbriceria del Santuario della Beata Vergine delle Grazie, in collaborazione con il parroco don Ilario Gaggini, guida spirituale di Grosotto e della nuova comunità pastorale di Grosio, Grosotto, Ravoledo e Tiolo. Un lavoro corale che ha permesso di riportare sotto i riflettori un vero gioiello della musica sacra italiana.
Determinante, in vista dell’evento, la meticolosa operazione di accordatura straordinaria affidata al mastro organaro Saverio Tamburini, il cui intervento ha restituito allo strumento una resa timbrica di altissimo livello, nel pieno rispetto della sua identità storica.
Una serata tra musica e divulgazione
Protagonista musicale della serata è stato il Mattia Calderazzo, che ha offerto una prova di grande spessore artistico, mettendo in luce tutta la ricchezza sonora e la versatilità timbrica del Serassi, realizzato tra il 1852 e il 1855. Un’esecuzione capace di coinvolgere sia gli appassionati sia il pubblico meno esperto, grazie a un programma pensato per valorizzare ogni registro dello strumento.
Particolarmente apprezzato il momento divulgativo: una visita guidata esclusiva all’interno della cassa organaria, durante la quale il Maestro ha accompagnato i presenti alla scoperta del “cuore pulsante” dell’organo, illustrandone il funzionamento meccanico e i raffinati segreti costruttivi. Un’esperienza rara, che ha permesso di comprendere appieno il valore inestimabile di questo complesso macchinario musicale, appena riportato al suo splendore originario.
Grosotto, eccellenza organaria
Il successo del “Serassi Time” conferma Grosotto come punto di riferimento nel panorama culturale valtellinese. Il borgo può infatti vantare una caratteristica rarissima: la presenza di due organi Serassi, quello di Sant’Eusebio e quello monumentale custodito nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Due strumenti che, insieme, raccontano la grande tradizione della musica sacra italiana e il profondo legame tra arte, fede e territorio.
La Fabbriceria ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa e per la calorosa risposta della comunità, ribadendo la volontà di proseguire nel percorso di tutela e valorizzazione dei tesori organari locali. Un impegno che, dopo il successo del “Serassi Time”, guarda con rinnovato entusiasmo al futuro, nel segno della cultura e della memoria musicale condivisa.