CAIRATE (VA) – L’ancona lignea dello scultore Pietro Ramus, conservata nel santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto. Protagonista dell’appuntamento dell’undicesima edizione del ciclo di conferenza RESTAU(RA)RI, rassegna culturale dedicata ai restauri “insoliti” ma significativi del nostro patrimonio.
Pubblico attento e numeroso alla serata organizzata dalla Pro Loco di Cairate, in provincia di Varese, che ha ospitato l’undicesima edizione del ciclo di conferenze.
Un restauro d’eccellenza
La conferenza, svoltasi nell’Auditorium dell’ex chiesa dei Santi Ambrogio e Martino, ha ospitato tre esperti di grande rilievo: Ilaria Bruno, storica dell’arte; Sonia Segimiro, restauratrice della Soprintendenza; Luciano Gritti, restauratore dell’omonima bottega bergamasca.
Gli interventi hanno raccontato con passione e competenza le varie fasi del restauro dell’ancona di Ramus, mettendo in luce non solo il valore artistico dell’opera, ma anche la complessità tecnica e l’importanza della sua conservazione.
Un progetto che ha ricevuto il finanziamento integrale del Ministero della Cultura (MIC), fatto raro e, come sottolinea la Fabbriceria del santuario, “quasi incredibile”. Un riconoscimento importante che ha reso possibile un intervento di altissima qualità, premiato dall’inserimento in una rassegna autorevole come RESTAU(RA)RI. Per la Fabbriceria di Grosotto, si tratta di un motivo di grande orgoglio, che valorizza il lungo lavoro di tutela svolto negli anni.
Il saluto della Fabbriceria
A nome della Fabbriceria, Florindo Patelli ha letto un sentito messaggio di saluto, illustrando le numerose opere conservate nel santuario valtellinese, tra cui: il simulacro della Madonna con Bambino attribuito a Giacomo Del Maino, restaurato recentemente nel programma “Restituzioni” di Intesa SanPaolo; la Sacra Famiglia su tela (1563), attribuita a Marcello Venusti, allievo di Michelangelo; l’organo dei fratelli Serassi (1873), incastonato in una cassa lignea del primo Settecento, attribuita a Paolo Scalvini e Giovanni Battista Del Piaz.
Nel suo messaggio, il fabbriciere ha inoltre omaggiato il presidente della Pro Loco Mauro Canavesi con un volume dello storico Graziano Robustellini, recentemente scomparso, che descrive con dovizia tutte le opere del santuario.
Un ciclo che dà valore alla bellezza “nascosta”
Il ciclo RESTAU(RA)RI, giunto con successo alla sua undicesima edizione, è organizzato da Agostino Alloro per la Pro Loco di Cairate e si distingue per l’originalità dei temi e la qualità scientifica dei contributi. L’iniziativa è patrocinata da Comune di Cairate, Provincia di Varese, Ordine degli Architetti di Varese, CNA, UNPLI, Consorzio Pro Loco Varese e Quipos.
Una serata che ha celebrato il legame tra arte, territorio e comunità, con l’auspicio, espresso dalla Fabbriceria, di poter accogliere prossimamente una visita di studio direttamente in Valtellina.
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