Val Masino

Il meteo non ferma il successo della Melloblocco: in 10 mila tra iscritti e presenze

La 18° edizione del raduno internazionale di boulder si è chiusa sabato.

Scenario della manifestazione gli splendidi panorami di Val Masino e Val di Mello.

Redazione VN – 12 Maggio 2025 09:17

Val Masino, Bassa Valtellina, Sport

Melloblocco Val Masino Val di Mello arrampicata

VAL MASINO – Si è chiusa sabato in Val Masino la 18 edizione del Melloblocco, il più grande raduno boulder al mondo. Quattro giorni di arrampicata e festa in Val Masino, con oltre 2300 iscritti e 8000 presenze in valle.

C’è chi viene da vicino. Chi da lontano. C’è chi viene da sempre e chi per la prima volta. In macchina, in moto, in treno, in autobus, in bici, a piedi, in autostop. Da soli o, molto più spesso, in compagnia. Tanta compagnia. Sì, perché ad inizio maggio l’appuntamento per tutti, immancabilmente dal 2004, è il Melloblocco.

Nonostante le previsioni inizialmente catastrofiche e il meteo non facile, anche quest’anno il Melloblocco sarà ricordato come un successo. Il Melloblocco e soprattutto i Melloblocchisti hanno dato il meglio di sé, a partire da mercoledì scorso, quando migliaia di climber si sono recati in uno degli angoli più belli delle Alpi per arrampicare e divertirsi. Sugli innumerevoli boulder di ruvido granito sparsi nel muschioso sottobosco della valle, sui suoi lussureggianti prati verdi, sotto le imponenti pareti di granito che si ergono vertiginosamente verso le cime innevate dell’alta Val Masino, affianco alle acque cristalline del torrente. Per arrampicare sui monotiri o sulle classiche vie lunghe che hanno reso queste valli così famose, per fare slack-line, yoga, masterclass di arrampicata in placca allo Scivolo con Alessandro Zeni, boulder con Solenne Piret, trad e big wall sulla Nord del Remenno con Jacopo Larcher, il workshop di arrampicata femminile She Rocks di Caroline Ciavaldini, corsa, nutrizione, risuolatura… La lista delle cose da fare di giorno era lunga ed è stato semplicemente impossibile seguirla tutta.

Melloblocco Val Masino Val di Mello arrampicata

Poi, dopo la cena a base di pizzoccheri, bresaola, sciatt o taroz, il menù proponeva le serate e i talk al cuore pulsante della manifestazione: il Village, a San Martino, con alcuni dei migliori interpreti di questo sport. Tra gli altri, Alessandra Prato e Matteo de Zaiacomo hanno parlato del lontano Kirghizistan, Barbara Zangerl del suo incredibile Freerider flash su El Capitan nello Yosemite insieme a Jacopo Larcher, Alessandro Zeni della placca impossibile di Wu Wei, Caroline Ciavaldini e James Pearson del percorso di arrampicata e, soprattutto, di vita chiamato appropriatamente The Walk of Life, fino al fuori programma di Sean Villanueva con il suo geniale racconto del Moonwalk, ovvero l’incredibile traversata in solitaria del massiccio del Fitz Roy in Patagonia. Tutti affascinanti e particolari, accompagnati da musica, birra, voglia di ballare e fare festa. Un “caos” armonioso che contraddistingue questo raduno che non sembra invecchiare mai.

“Per il secondo anno consecutivo abbiamo optato per la scelta coraggiosa – segnalano gli organizzatori – di iniziare la manifestazione già mercoledì e chiudere ufficialmente con la super sentita premiazione sabato sera. Una decisione presa per invogliare i climber a venire per più giorni in valle e godersela con un ritmo più “mellow”, ma anche per agevolare il rientro di chi viene da più lontano. Quello che a primo acchito poteva sembrare una scelta folle invece si è rivelata assolutamente vincente”.

Melloblocco Val Masino Val di Mello arrampicata

Per quanto riguarda i boulder, come nelle scorse edizioni, si è pensato di valorizzare il patrimonio esistente e di riportare al vecchio splendore settori che erano caduti pian piano in disuso, ma anche di proporre progetti ancora più grandi. Più incognite, più sfide. Per mesi il team di tracciatori, composto da Matteo De Zaiacomo, Andrea Pavan, Alessandra Prato, Maximiliano Piazza, Isacco Saini ed Emanuele Ticozzi, e da tutto il gruppo dell’Associazione Val Masino Climbing, aveva lavorato instancabilmente e i sassi, è vero, brillavano “come diamanti nella foresta”. Alla fine, tra le donne, la francese Mélissa Le Nevé ha chiuso più blocchi con montepremi al Melloblocco con 8 blocchi, seguita da Barbara Zangerl con 7 e Salome Romain con 6, mentre tra i maschi hanno chiuso 7 blocchi Michael Piccolruaz e Simone Tentori, seguiti da Stefano Carnati con 6.

“Tuttavia, il Melloblocco è stato vinto da tutti coloro che, nonostante le previsioni catastrofiche di inizio settimana, hanno deciso di recarsi in valle a prescindere da tutto – dichiarano dal Consorzio Turistico Porte di Valtellina – Perché, in fondo, ciò che conta è partecipare. E sapere che, da vicino o da lontano, si tornerà anche l’anno prossimo. Questo è il grande bellezza del Melloblocco”.