Val Masino

Riserva Naturale Val di Mello: continua il miglioramento forestale

Il punto sui lavori svolti finora e futuri con l'agronomo Fabio Campana.

Interventi in diverse aree boschive per consentire un miglior sviluppo delle specie arboree.

Redazione VN – 7 Ottobre 2024 07:35

Val Masino, Bassa Valtellina, Montagna

Riserva Naturale Val di Mello piantumazione
Credit photo Riserva Naturale Val di Mello

VAL MASINO – Proseguono i lavori avviati a inizio anno per il miglioramento forestale previsti dal progetto Val di Mello CLIMATE CHANGE, finanziato da Regione Lombardia con il bando Bioclima 2022, nella Riserva naturale della Val di Mello, con il coordinamento e la direzione tecnico-scientifica del Parco Nord Milano e la collaborazione del Comune di val Masino, ETIFOR, WOW Nature.

Lo scopo è quello di effettuare una corretta gestione dei boschi e degli ambienti naturali, realizzare interventi di ripristino ambientale, aumentare la resilienza e la sicurezza con interventi che consentano di incrementare la stabilità del terreno, ridurre i danni provocati dalla processionaria del pino, incentivare la crescita di nuove piante.

Fabio Campana, agronomo del Parco Nord Milano, fa il punto sui lavori eseguiti fino ad ora e sui lavori in programma che avranno inizio a breve e che consisteranno fondamentalmente in  un taglio di alberi per governare attivamente i boschi. Per esempio sono stati individuati degli esemplari di faggio estremamente belli e maestosi attorno ai quali sarà fatta pulizia, eliminando alcuni alberi di altre specie come l’abete rosso, grandi larici e betulle, per dar loro luce e aria e quindi possibilità di continuare a vivere senza avere la competizione eccessiva delle piante intorno.

Questo sarà l’intervento principale, poi saranno selezionati, sempre nella stessa area, a bordo fiume, larici filati ormai senza futuro perché interamente secchi o quasi per diradarli, facendo così sviluppare meglio gli esemplari rimasti.

A monte della Rasica invece c’è un bosco di abete rosso, che ha il difetto di essere troppo fitto, con pochissima vegetazione solo sulle cime delle piante. Una situazione migliorabile andando a fare dei diradamenti o realizzando buche forestali, aree non inferiore ai 200 metri quadrati che si realizzano abbattendo un certo numero di piante che hanno ormai concluso il loro ciclo di vita, anche in questo caso per dare spazio alla luce, dando la possibilità ai nuovi esemplari di abete rosso di svilupparsi.Tutti gli interventi appena elencati saranno realizzati tra fine ottobre e inizio novembre, per un totale di 340-360 metri cubi di legna che sarà venduta all’asta.

Fino a settembre 2024 invece sono stati fatti interventi di abbattimento dei pini silvestri infestati dalla processionaria in località Poira alla fine dello scorso inverno. E’ seguita poi la piantagione di 500 piantine forestali prevalentemente latifoglie, alberi e arbusti, per riqualificare e arricchire di biodiversità questi boschi.  E’ stato poi messo in sicurezza il castagneto a Cataeggio, sempre in inverno/primavera 2024.

La scorsa primavera sono iniziati anche i lavori di piantagione lungo il torrente Mello, con interventi ancora in corso consistenti nell’inserimento dell’ontano bianco, così come sono in essere i lavori di contenimento della buddleja, una specie esotica invasiva che ha intaccato in particolare la zona del laghetto Qualido.

L’intervento completo di Fabio Campana