VALFURVA – Una giornata intensa, ricca di emozioni e ispirazione si è svolta venerdì scorso al Rifugio Campo della Val Zebrù, in occasione della rassegna “Rifugi in Rosa”, la manifestazione promossa da Assorifugi con il patrocinio di ATS Montagna, dedicata alla sensibilizzazione dei temi della salute e della prevenzione, oltre che alla promozione di circoli virtuosi legati alla montagna.
Protagonista dell’incontro, al quale ha preso parte anche il vicepresidente di Assorifugi e gestore del rifugio Quinto Alpini Michele Bariselli, è stata Giulia Compagnoni, giovane e brillante sciatrice alpinista originaria proprio della Val Zebrù. Cresciuta tra le montagne dell’Alta Valtellina, Giulia ha fin da piccola respirato aria d’alta quota, avvicinandosi allo sport con grande passione. Ha saputo trasformare il suo amore per la montagna in una carriera agonistica di alto livello, diventando un punto di riferimento nello sci alpinismo nazionale, con diverse partecipazioni a competizioni internazionali.
Durante l’incontro, moderato da Elena Marinoni, gestore del rifugio Quinto Alpini, Giulia ha condiviso con il pubblico il proprio percorso umano e sportivo, soffermandosi sulle difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso degli anni: la fatica dell’allenamento quotidiano, le rinunce, la gestione del tempo tra studio, lavoro e preparazione atletica, ma anche la pressione e il peso delle aspettative. Un racconto autentico, che ha saputo trasmettere il valore della resilienza e della determinazione, elementi fondamentali per chiunque voglia intraprendere un percorso sportivo, in particolare in montagna, dove le condizioni esterne richiedono ulteriore forza e capacità di adattamento.
L’intervento di Giulia si è poi progressivamente allargato a temi più ampi e attuali, come quello del ruolo della donna nello sport e in montagna, i pregiudizi ancora radicati in certi ambienti e l’importanza di affermare la propria presenza e il proprio valore in contesti dove, storicamente, le figure femminili hanno avuto meno spazio e visibilità.
Il dialogo si è arricchito ulteriormente con gli interventi della dietista Francesca Taboni e della chinesiologa Daria Andreoli del Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Montagna, che hanno fornito spunti preziosi per chi pratica sport, sia a livello amatoriale che professionale. Si è parlato dell’importanza di una corretta alimentazione, fondamentale per sostenere le performance fisiche e mentali e sono stati offerti consigli pratici sulla prevenzione degli infortuni, con particolare attenzione a chi affronta la montagna in autonomia.
L’evento ha dimostrato come la montagna possa essere anche uno spazio di confronto, consapevolezza e crescita, soprattutto quando a raccontarla sono le donne che ogni giorno la vivono con passione, determinazione e rispetto.