COLORINA – Hanno inforcato le loro bici e sono partiti da Sondrio alla volta di Valle, frazione di Colorina: destinazione il Santuario del Divin Prigioniero. Un’avventura che ha coinvolto un centinaio di ragazzi dell’Oratorio Sacro Cuore, cominciata nel capoluogo sondriese e terminata nel luogo sacro che accoglie le salme dei prigionieri morti nei campi di concentramento.
A volere la struttura dopo la prima guerra mondiale Don Giovanni Folci, all’epoca parroco di Colorina. A raccontarne la storia, insieme a quella della sua Opera e del Santuario, un altro sacerdote, Don Bruno Moneta, che ha fatto da cicerone ai ragazzi.
Una bella giornata quella di ieri, mercoledì, vissuta in compagnia e tenendosi in movimento, oltre a essere stato un importante momento per ricordare l’importanza e la storia del Santuario del Divin Prigioniero.