Bormio

Olimpiadi Milano-Cortina 2026: controlli serrati nei cantieri di Bormio e Livigno

La Prefettura di Sondrio rafforza la vigilanza antimafia: 22 accessi ispettivi, 83 società e oltre 480 lavoratori controllati nei siti delle opere olimpiche.

Il Gruppo Interforze Antimafia monitora appalti, subappalti, flussi finanziari e manodopera per garantire trasparenza e legalità.

Redazione VN – 28 Ottobre 2025 07:51

Bormio, Livigno, Alta Valtellina, Attualità

Prefettura Sondrio
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BORMIO/LIVIGNO – Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, i riflettori si accendono non solo sugli impianti sportivi e le nuove infrastrutture, ma anche sul delicato lavoro di prevenzione e controllo che accompagna la costruzione delle opere. Nelle località valtellinesi di Bormio e Livigno, dove sorgeranno alcune delle principali strutture olimpiche, la Prefettura di Sondrio è impegnata in un’attività costante di vigilanza antimafia per scongiurare ogni rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nei cantieri.

L’organizzazione delle Olimpiadi comporta la realizzazione di numerose opere pubbliche. Tra i progetti principali figurano la costruzione dello Ski Stadium di Bormio, l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e una serie di interventi strategici come la nuova variante alla SS 38 “dello Stelvio”, la soppressione di passaggi a livello ferroviari con l’introduzione di sottopassi, il potenziamento della rete elettrica di alta e media tensione e la creazione di parcheggi multipiano.

Si tratta di interventi di grande valore economico e strategico per la Valtellina, ma anche di operazioni che richiedono la massima attenzione sul fronte della trasparenza e legalità, data la mole di appalti e subappalti coinvolti.

Per garantire un controllo rigoroso su tutte le fasi di realizzazione, presso la Prefettura di Sondrio opera il Gruppo Interforze Antimafia (GIA), istituito in attuazione della normativa nazionale in materia di prevenzione amministrativa antimafia. Il gruppo è composto da rappresentanti della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), delle Forze di Polizia, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, e opera in stretto coordinamento con la Struttura di Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno.

La sua attività si concentra sulla verifica della legittimazione delle imprese, sul tracciamento dei flussi finanziari, sull’individuazione di eventuali irregolarità societarie e su controlli mirati riguardanti assunzioni e impiego della manodopera, al fine di prevenire condizionamenti illeciti o infiltrazioni criminali.

Dal 2022 ad oggi, la Prefettura di Sondrio ha disposto 22 accessi ispettivi nei cantieri legati alle opere olimpiche.
Nel corso delle verifiche, sono state ispezionate 83 società, tra imprese appaltatrici e subappaltatrici, e 484 persone tra le maestranze impegnate nei lavori. Controllati anche 93 mezzi d’opera, per garantire la piena regolarità delle attività di cantiere.

Si tratta di un’attività capillare e costante, che testimonia l’impegno delle istituzioni nel preservare la correttezza del sistema degli appalti pubblici e assicurare che le risorse destinate alle Olimpiadi vengano utilizzate nel pieno rispetto delle regole.

«La prevenzione antimafia – spiegano dalla Prefettura – proseguirà parallelamente allo svolgimento delle lavorazioni tuttora in corso, mantenendo alta l’attenzione su ogni fase del processo». Un’azione che si inserisce in un più ampio piano nazionale di tutela, volto a garantire che i cantieri olimpici siano simbolo non solo di efficienza e sviluppo, ma anche di legalità e sicurezza.

Grazie all’impegno congiunto del Gruppo Interforze Antimafia e delle autorità locali, la Valtellina si prepara ad accogliere le Olimpiadi 2026 con la certezza di un percorso controllato, trasparente e immune da condizionamenti criminali, nel segno dei valori di correttezza e responsabilità che dovrebbero accompagnare ogni grande evento internazionale.